mercoledì 30 dicembre 2015
martedì 29 dicembre 2015
lunedì 28 dicembre 2015
domenica 27 dicembre 2015
Sopra la panca la capra campa. Jack, quel fuscello, gli ruba l'anello
Era Settembre inoltrato, sotto un bel prato.Era Gennaio bagnato,un po' sfortunato.
Era dicembre passato e a Sant' Antoniato,si ruppe la cuffia e si bagnò il capo.Era in piscina,lo sfortunato.
(Roberta Migliaccio)
Due rette parallele si incontrano in un punto all'infinito
Stefano aveva fatto bagordi, l'altra sera; e la suocera del nipote non poteva più sopportare che tale arroganza traspariva dalla contraddizione dei suoi modi, ma di gran alto e raffinato pensiero.Giustina notava che Mariano cambiava atteggiamenti e linguaggio all'essere presente tra gente di differenti ranghi. discuteva e si atteggiava come uno di loro. Riusciva sempre a cambiare bene d'abito, che l'opinione che di lui che si andava dicendo, erano delle più varie. Ed eventuali.
(Roberta Migliaccio)
venerdì 25 dicembre 2015
martedì 22 dicembre 2015
Cronaca di una morte annunciata
Il giorno che l'avrebbero ucciso, Santiago Nasar si alzò alle 5.30 del mattino per andare ad aspettare il bastimento con cui arrivava il vescovo. Aveva sognato di attraversare un bosco di higuerones sotto una pioggerella tenera, e per un istante fu felice dentro il sogno, ma nel ridestarsi si sentì inzaccherato da capo a piedi di cacca d'uccelli. <Sognava sempre di alberi> mi disse sua madre 27 anni dopo, nel rievocare i particolari di quel lunedì ingrato. <La settimana prima aveva sognato di andare solo soletto in un aereo di carta stagnola che volava senza mai trovare ostacoli in mezzo ai mandorli> mi disse. Placida Linero godeva di una ben meritata fama di sicura interprete dei sogni altrui, a patto che glieli raccontassero a digiuno, ma non aveva incontrato il minimo segno di malaugurio in quei due sogni di suo figlio, né negli altri sogni con alberi che lui le aveva riferito nei giorni che precedettero la sua morte. ...
(Gabriel Garcia Marquez)
lunedì 21 dicembre 2015
domenica 20 dicembre 2015
L'amico ritrovato
(...)
... Guardava il mondo attraverso gli occhiali a pince-nez che teneva appoggiati sulla punta del naso con l'espressione di un cane randagio in cerca di cibo. Anche se non doveva avere più di cinquant'anni, a noi pareva che ne avesse ottanta. Lo disprezzavamo perché era buono, gentile e aveva addosso l'odore dei poveri - molto probabilmente il suo appartamento bicamere non era dotato di bagno - e anche perché in autunno e nei lunghi mesi invernali indossava un abito lustro verdastro e rappezzato (possedeva un altro vestito, che portava in primavera e in estate). ...
(Fred Uhlman)
(...)
L'amico ritrovato
1.
Entrò nella mia vita nel febbraio del 1932 per non uscirne più. Da allora è passato più di un quarto di secolo, più di novemila giorni tediosi e senza scopo, che l'assenza della speranza ha reso tutti ugualmente vuoti - giorni e anni, molti dei quali morti come le foglie secche su un albero inaridito.Ricordo il giorno e l'ora in cui il mio sguardo si posò per la prima volta sul ragazzo che doveva diventare la fonte della mia più grande felicità e della mia più totale disperazione. Fu due giorni dopo il mio compleanno, alle tre di uno di quei pomeriggi grigi e bui, caratteristici dell'inverno tedesco. Ero al Karl Alexander Gymnasium di Stoccarda, il liceo più famoso di Wurtemberg, fondato nel 1521, l'anno in cui Lutero comparve davanti a Carlo V, imperatore del Sacro Romano Impero e re di Spagna.Ricordo ogni particolare: l'aula scolastica, con le panche e i banchi massicci, l'odore acre, muschioso, di quaranta pesanti cappotti invernali, le pozze di neve disciolte, i contorni bruno-giallastri sulle pareti grigie in corrispondenza del punto in cui, prima della rivoluzione, erano appesi i ritratti di Kaiser Guglielmo e del re del Wurtemberg. Se chiudo gli occhi riesco ancora a vedere le schiene dei miei compagni, molti dei quali sono morti nelle steppe della Russia o nelle sabbie di Alamein. Risento ancora la voce stanca e disillusa di Herr Zimmermann che, condannato all'insegnamento a vita, aveva accettato il suo destino con triste rassegnazione. Aveva il volto pallido e i capelli, i baffi e la barbetta a punta erano striati di grigio ...
(Fred Uhlman)
giovedì 17 dicembre 2015
mercoledì 16 dicembre 2015
Tempo di uccidere
(...)
La mia allegria proruppe. Già mentre elencavo le prime giustificazioni cominciarono le risa degli amici. Per il troppo ridere il tenente B, ebbe un accesso di soffocazione (stava mangiando), e questo diversivo tornò a mio vantaggio. Fu poi il dottore ad aiutarmi, senza volerlo, urlando che qualche donna mi aveva trattenuto. Messa la cosa su questo avvio, ben poco non si parlò più del mio ritardo, ma soltanto delle ragioni che lo avevano provocato. E ognuno azzardava supposizioni. E ognuno meditava il proprio ritardo, quando sarebbe stato il proprio turno.
(...)
(Ennio Flaiano)
Le anime morte
(...)
Ma il nostro eroe, anche senza orologio, era nella più lieta disposizione di spirito. Un acquisto così inaspettato era un vero regalo. Infatti, si dica quel che si vuole, non si trattava solo delle anime morte ma anche di quelle latitanti e in tutto più di duecento!
(...)
(Gogol)
Il signore degli anelli
(...)
L'aria stava diventando di nuovo molto calda. Gli Hobbit fecero ciò che Tom aveva detto loro, e scorrazzarono un po' sull'erba. Quindi si sdraiarono al sole, godendone il calore come esseri improvvisamente trasportati da un inverno glaciale in un clima temperato, o come persone che dopo una lunga malattia e un'interminabile degenza si svegliano una mattina, accorgendosi di stare perfettamente bene e che la vita davanti a loro è ancora piena di gioie e di speranze.
(...)
(J.R.R. Tolkien)
Ambiti della conoscenza umana
I miei contatti con l'opera di R:D: Laing, nell'estate del 1976, risvegliarono la mia curiosità sulla psicologia occidentale. Da quel tempo avrei colto ogni opportunità per espandere la mia conoscenza della psiche umana in discussioni su psicologi e psicoterapeuti. In molte di queste discussioni emerse il nome di Stan Grof, e spesso mi fu dato il suggerimento di incontrare quest'uomo che era una figura importante nel movimento del potenziale umano e che aveva idee sulla scienza e sulla spiritualità molto vicine alle mie. Seguendo il mio approccio del wu-wei di attendere il momento giusto, non feci alcuno sforzo per avvicinare Grof e fu per me un grande piacere, quando nel febbraio 1977, ricevetti un invito a un piccolo convegno a San Francisco in suo onore.Quando conobbi Grof al ricevimento rimasi molto sorpreso. Lo avevo sempre sentito chiamare da tutti "Stan" e non mi era mai venuto in mente che il suo nome completo fosse Stanislav. Mi attendevo di conoscere uno psicologo della California e quando gli strinsi la mano mi resi conto con grande sorpresa non solo che era europeo, ma che proveniva da un contesto culturale simile al mio. La sua città natale, Praga, dista poco più di 150 chilometri dalla mia, Vienna, e i nostri due paesi condividono una lunga storia durante la quale le due culture si mescolarono in maniera considerevole.
(...)
"Gran parte della confusione che domina la psicoterapia contemporanea", concluse Grof, "deriva dal fatto che i singoli ricercatori hanno concentrato la loro attenzione primariamente su un certo livello dell'inconscio e hanno tentato di generalizzare i loro risultati estendendoli alla mente umana nella sua totalità ...".
(...)
Verso una nuova saggezza(Fritjof Capra)
martedì 15 dicembre 2015
Ritratto di signora
(...)
Isabel non parlò più di Osmond, ma fece notare a suo cugino che non le piaceva affatto il tono col quale egli parlava di Mme Merle. - Mi sembra sempre che vogliate fare delle insinuazioni su di lei. Non so che cosa intendiate, ma se avete ragioni per non amarla penso che me ne dovreste metter a parte con tutta lealtà, o non parlarne del tutto.
James
Quanto manca per Babilonia?
(...)
< I soldi, Alec. Ecco cosa mi spinge>. Sorrise e tutto tornò a posto. <Devi perdonarmi, ho bevuto troppo, ma non ancora abbastanza, se capisci cosa voglio dire. Tra un po' nessuno dirà più cose sensate e a quel punto ciò che diremo non avrà alcuna importanza. Dammi la bottiglia>.E diede una gran sorsata.<Sono i soldi>.<Si>.
Alla caserma di Ginevra il giovane morì,e nel passaggio il suo corpo finì.Brava gente che vivete in gioia e in pace,pregate per il ribelle e una lacrima versate.
Johnston
L'uomo senza qualità
(...)
- Ma voglio fare anche un'altra ammissione - riprese Ulrich dopo aver riflettuto un poco. - Gli specialisti non hanno mai finito di specializzarsi. Non soltanto non hanno finito oggi, ma non possono neanche figurarsi il compimento della loro attività. Forse nemmeno lo desiderano. Come ci si può immaginare che l'uomo abbia ancora un'anima quand'abbia imparato a capirla e a trattarla perfettamente sotto l'aspetto biologico e psicologico? E tuttavia aspiriamo a quello stato! Ecco com'è. La conoscenza è un atteggiamento e una passione. Un atteggiamento illecito, in fondo, perché come la dipsomania, l'erotismo e la violenza anche la smania di sapere foggia un carattere non equilibrato. Non è vero che il ricercatore insegue la verità, è la verità che insegue il ricercatore. Egli la subisce. Il vero è vero, e il fatto è reale senza curarsi di lui; egli ne è soltanto la passione, è un dipsomane della realtà e questo foggia il suo carattere, e non gliene importa un fico che dalle sue scoperte venga fuori qualcosa di completo, di umano, di perfetto o di checchessia. E' una creatura piena di contraddizioni, passiva e tuttavia straordinariamente energica!
Musil
Aristotele, Buddha, Confucio - Lou Marinoff
< Tre grandi filosofi dell'antichità, Aristotele, Buddha, Confucio, ci hanno insegnato come eliminare le sofferenze inutili, per guidare gli esseri umani verso la propria realizzazione personale e verso l'equilibrio sociale. Ognuno di loro ha compreso che l'estremismo è il primo ostacolo per il perseguimento della felicità, della salute e dell'armonia. Il metodo che ho chiamato ABC è la sintesi pratica di queste tre grandi filosofie.L'ABC sa che lo scopo principale dell'esistenza è quello di vivere bene il momento presente. Non si preoccupa della vita passata o di quella futura, ma si occupa dei paradisi e degli inferni che, in qualsiasi momento, creiamo per noi e per gli altri su questa terra. L'ABC insegna che, imparando a esercitare il grande potere di gestire la propria vita nel presente, migliorate la vostra esistenza e quella degli altri. Dovete quindi prendere una decisione: se cercate le favole del <e vissero felici e contenti>, mettete da parte questo libro e leggete le filastrocche di Mamma Oca. Se invece desiderate vivere bene ora, cominciate a leggere ...
La saggezza dei miti - Luc Ferry
I miti greci raccontano storie appassionanti, ricche di personaggi - uomini e dei - che continuano ad affascinarci. Soprattutto, i miti greci sono alla base della nostra civiltà. Hanno plasmato la nostra concezione del mondo. Sono entrati profondamente nel nostro linguaggio: <il pomo della discordia>, <prendere il toro per le corna>, <un dedalo di viuzze>, <il vaso di Pandora> sono tutte espressioni che derivano dalla mitologia greca, anche se ce ne siamo dimenticati.Di più. L'insieme dei miti ci offre una rappresentazione del mondo, che appare come un ente buono e luminoso, dominato dall'armonia. Ma quelle storie antiche e appassionanti ci dicono anche che se l'universo fosse nato in perfetto equilibrio, allora non ci sarebbe vita. La lotta contro il caos è necessaria, fin dagli inizi, quando si scatenò la guerra tra i Titani e Zeus: perché proprio dallo scontro tra chi difende l'ordine e chi ,lo vuole sovvertire nascono catastrofi e tragedie.Il racconto di Luc Ferry appassiona adulti e adolescenti. Ci fa capire ilo significato profondo dei miti e le loro implicazioni filosofiche. <La mitologia>, dice, <è il cuore della saggezza degli antichi.>
La stella del mattino. Surrealismo e marxismo - Michael Lowy
Dall'introduzione di Michael Lowy
Il surrealismo non è, non è mai stato e non sarà mai una scuola letteraria o un gruppo di artisti, bensì un movimento di rivolta spirituale e un tentativo eminentemente sovversivo di re-incantesimo del mondo, vale a dire il tentativo di riportare al centro dell'esistenza umana i momenti <incantati>, <magici> cancellati dalla civiltà borghese: la poesia, la passione, l'amore folle, la fantasia, la magia, il mito, la meraviglia, il sogno, la rivolta, l'utopia ... Si tratta di una avventura intellettuale e passionale a un tempo, politica e magica, poetica e onirica, avviata nel 1924, ma ancora ben lontana dall'aver detto l'ultima parola.I saggi raccolti nel presente volume - che sia <storico> o contemporaneo il loro oggetto - intendono far valere l'attualità delle idee, dei valori, dei miti, dei sogni surrealisti. Il filo rosso e nero che li attraversa è il problema sempre sottostante della rivoluzione. Per gli astronomi, dal 1727 la rivoluzione è la rotazione di un corpo intorno al proprio asse. Per il surrealismo, rivoluzione significa assolutamente il contrario: si tratta di interrompere la monotona rotazione della civiltà occidentale su se stessa, di infrangere una volta per tutte questo asse e di creare la possibilità di un altro movimento, di un moto libero e armonico, di una civiltà dell'attrazione appassionata. L'utopia rivoluzionaria è l'energia musicale di questo movimento.
domenica 13 dicembre 2015
venerdì 11 dicembre 2015
giovedì 10 dicembre 2015
mercoledì 9 dicembre 2015
Iscriviti a:
Post (Atom)