mercoledì 16 dicembre 2015

Tempo di uccidere







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La mia allegria proruppe. Già mentre elencavo le prime giustificazioni cominciarono le risa degli amici. Per il troppo ridere il tenente B, ebbe un accesso di soffocazione (stava mangiando), e questo diversivo tornò a mio vantaggio. Fu poi il dottore ad aiutarmi, senza volerlo, urlando che qualche donna mi aveva trattenuto. Messa la cosa su questo avvio, ben poco non si parlò più del mio ritardo, ma soltanto delle ragioni che lo avevano provocato. E ognuno azzardava supposizioni. E ognuno meditava il proprio ritardo, quando sarebbe stato il proprio turno.

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(Ennio Flaiano)





































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