martedì 22 dicembre 2015

Cronaca di una morte annunciata











Il giorno che l'avrebbero ucciso, Santiago Nasar si alzò alle 5.30 del mattino per andare ad aspettare il bastimento con cui arrivava il vescovo. Aveva sognato di attraversare un bosco di higuerones sotto una pioggerella tenera, e per un istante fu felice dentro il sogno, ma nel ridestarsi si sentì inzaccherato da capo a piedi di cacca d'uccelli.  <Sognava sempre di alberi>  mi disse sua madre 27 anni dopo, nel rievocare i particolari di quel lunedì ingrato.  <La settimana prima aveva sognato di andare solo soletto in un aereo di carta stagnola che volava senza mai trovare ostacoli in mezzo ai mandorli>  mi disse. Placida Linero godeva di una ben meritata fama di sicura interprete dei sogni altrui, a patto che glieli raccontassero a digiuno, ma non aveva incontrato il minimo segno di malaugurio in quei due sogni di suo figlio, né negli altri sogni con alberi che lui le aveva riferito nei giorni che precedettero la sua morte. ...

(Gabriel Garcia Marquez)




































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